Presentazione del progetto “C’E’ UN’EMERGENZA...IO COSA FACCIO?” - Conosco Imparo Prevengo

PSICOLOGIA DELLE EMERGENZE, PROTEZIONE CIVILE, SICUREZZA, TERRITORIO
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Presentazione del progetto “C’E’ UN’EMERGENZA...IO COSA FACCIO?”

Archivio > Dicembre 2011 > WORKSHOP “C’E’ UN’EMERGENZA...IO COSA FACCIO?”

WORKSHOP "C’E’ UN’EMERGENZA...IO COSA FACCIO?"
Presentazione del progetto generale "C’È  UN’EMERGENZA… IO COSA FACCIO?"
Campagna informazione della popolazione per la gestione delle emergenze ambientali
Daniele Biondo
Vicepresidente del Centro Alfredo Rampi Onlus

Possiamo affermare con orgoglio che il nostro Paese è attrezzato per il soccorso nelle grandi emergenze ambientali, ma nel campo della prevenzione e della preparazione delle popolazioni è ancora molto indietro.

Il Centro Alfredo Rampi Onlus ha elaborato nel campo della protezione civile un proprio originale modello culturale per aiutare i cittadini a prepararsi alle emergenze.
La Prevenzione parte dall’autoprotezione: prevenzione significa imparare a gestire una piccola o grande emergenza: ogni cittadino dovrebbe essere in grado di conoscere e migliorare le proprie capacità autoprotettive. Inoltre, ognuno dovrebbe poter fare delle esperienze educative che lo mettano in grado, anche emotivamente, di affrontare l’emergenza.
Oggi le persone sono più consapevoli dell’alta probabilità di potersi trovare, durante la propria esistenza, a fare fronte ad un’emergenza ambientale o civile, e per questo vogliono sapere come prepararsi a questa evenienza.
Prepararsi all’emergenza significa sapere quali sono le reali probabilità di rischio presenti nel proprio territorio; sapere cosa fare in caso di emergenza (terremoto, alluvione, incendio, rischio chimico batteriologico ecc.); sapere a chi rivolgersi; conoscere le conseguenze psicologiche da fronteggiare.
In particolare, riteniamo che non siamo preparati emotivamente a fronteggiare le emergenze.
Per riuscirci occorre fare i conti con i sentimenti negativi connessi agli eventi critici, al fine di cercare di ridurne gli effetti più drammatici sulla salute mentale delle vittime (dalle patologie post-traumatiche fino alla morte psichica).
La sopravvivenza spesso si gioca in pochi secondi, subito dopo un evento catastrofico. Occorre che ogni cittadino sappia affrontare le principali emergenze che possono coinvolgerlo. Sopravvivere è prima un compito individuale e solo in un secondo momento scatta la protezione collettiva.
Se la vittima riesce a reagire positivamente all’emergenza, perché efficacemente preparato a fronteggiarla, egli può attivare:
a. la voglia di vivere e la volontà di lottare contro gli ostacoli,
b. la fiducia in se stesso,
c. la speranza di sopravvivere,
d. la volontà di raggiungere i propri cari,
e. il controllo del panico, l’eliminazione di ogni pensiero depressivo.


Un momento del Workshop



Grazie a tale attivazione emotiva la vittima avrà il massimo delle possibilità di sopravvivere (nonostante gli altri fattori possano essere favorevoli).
Se invece la vittima di un’emergenza non sa cosa fare è più probabile che si faccia dominare dal panico e dal terrore:
a. perdendo la fiducia in se stesso,
b. rispondendo negativamente al pericolo,
c. smettendo di adottare strategie di sopravvivenza,
d. arrendendosi al sentimento d’impotenza.

A causa di tali reazioni negative la vittima rischia di lasciarsi morire, di ammalarsi gravemente o di uccidersi (anche mesi dopo l’evento), invalidando il lavoro dei soccorritori.
Poter elaborare strategie di sopravvivenza e di convivenza nella solidarietà, rappresenta il miglior antidoto contro l’effetto più drammatico di ogni catastrofe: la perdita della volontà di vivere e del senso di appartenenza alla comunità umana. Per contrastare questo effetto drammatico della catastrofe è necessario alimentare la speranza.
La capacità di sopravvivenza è una competenza che dipende dalle prime relazioni oggettuali e dalle esperienze educative realizzate nella propria vita.
Il Modello Psicodinamico Multiplo mira a proporre l’inserimento nel curriculum formativo di tutti i cittadini di specifiche competenze mirate alla costruzione delle capacità autoprotettive:
nell’area comportamentale con l’apprendimento del primo soccorso, dell’uso dell’estintore e delle sequenze comportamentali corrette in caso d’emergenza; automatizzazione delle reazioni di sopravvivenza non istintuali attraverso periodiche esercitazioni;
nell’area emotiva (educazione affettiva all’emergenza: apprendimento degli esercizi antipanico);
nell’area cognitiva (conoscenza dei rischi ambientali del proprio territorio, conoscenza delle reazioni  emotive, conoscenza delle procedure del’emergenza);
nell’area sociale (costruzione del senso di responsabilità, di solidarietà e di convivenza civile per la messa in pratica delle norme di prevenzione dei rischi).

L’individuo può essere aiutato a neutralizzare l’esperienza traumatica dell’incidente e della catastrofe se può non imputarla alla fatalità, alla malasorte, eventi esterni alla vita ma alla propria responsabilità. Recuperare il senso degli eventi tragici per spostarsi dalla dimensione del fato a quella del destino che storicizza questi eventi, permettendo all’essere umano di gestirli e controllarli emotivamente.
Ma così come il singolo individuo deve assumersi la propria responsabilità nei confronti dell’emergenza, anche la comunità a rischio deve essere aiutata a comprendere che per quanto naturale, la calamità denuncia sempre (oggi più che mai) la responsabilità dell’uomo.
Riconoscere tale responsabilità è utile per:
prevenire le cause;
prepararsi all’emergenza;
modificare la percezione di questi eventi;
mobilitare l’impegno ricostruttivo;
superare il senso di impotenza e di disperazione, che inevitabilmente è correlato al trauma prodotto dall’evento di crisi (incidente o catastrofe).


Daniele Biondo


PROGETTO C.I.P.S. CONOSCO IMPARO PREVENGO SOCCORRO
AZIONI
Diffusione di un pacchetto informativo per l’informazione della popolazione sui grandi rischi del proprio territorio.
Addestramento alle principali tecniche auto protettive: primo soccorso, antincendio, esercizi antipanico, comportamento in caso d’emergenza.
Realizzazione di dimostrazioni ed esercitazioni nel villaggio della prevenzione e della sicurezza.

PACCHETTO INFORMATIVO PER L’INFORMAZIONE DELLA POPOLAZIONE SUI GRANDI RISCHI
Permette ad ogni cittadino:

  • di conoscere il rischio a cui è esposto nel territorio in cui vive;

  • di verificare correttamente i segnali di allertamento e di assumere comportamenti adeguati durante l’emergenza;

  • di conoscere le forze del soccorso del territorio, conoscere il piano operativo per le emergenze.


PACCHETTO INFORMATIVO PER L’INFORMAZIONE DELLA POPOLAZIONE SUI GRANDI RISCHI
Stimola i tecnici dell’amministrazione comunale a realizzare:

  • il piano locale di protezione civile;

  • il piano operativo inerente le modalità di comunicazione con la popolazione.



Evacuazione degli edifici

 
Uso dell’estintore


   

   
Tecniche di Primo Soccorso



ADDESTRAMENTO ALLE TECNICHE AUTOPROTETTIVE
Coinvolgimento degli studenti e degli insegnanti (scuole dell’obbligo), degli anziani (centri anziani), dei lavoratori (aziende pubbliche e private) degli adulti (centri di formazione permanente) per la realizzazione di brevi corsi di base di autoprotezione su:
1. Primo soccorso
2. Antincendio
3. Esercizi antipanico
4. Comportamento in caso d’emergenza

ADDESTRAMENTO ALLE TECNICHE AUTOPROTETTIVE
Esercitazioni periodiche con la popolazione coinvolta nei corsi di base di autoprotezione:
1. Evacuazione degli edifici
2. Uso dell’estintore
3. Primo soccorso

VILLAGGIO DELLA PREVENZIONE E DELLA SICUREZZA
Stand di didattica-dimostrazione-simulazione sul rischio ambientale attraverso i quali offrire brevi percorsi formativi per l’acquisizione di tecniche di auto protezione.

 


VILLAGGIO DELLA PREVENZIONE E DELLA SICUREZZA
Mobilitazione delle competenze e dei mezzi:
• dei gruppi di volontari di protezione civile
• dei Vigili del Fuoco
• della Croce Rossa Italiana e delle altre organizzazioni di soccorso sanitario
• degli psicologi dell’emergenza per educare la popolazione alle tecniche di auto protezione




 
 
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