La preparazione della popolazione alla gestione delle emergenze ambientali - Conosco Imparo Prevengo

PSICOLOGIA DELLE EMERGENZE, PROTEZIONE CIVILE, SICUREZZA, TERRITORIO
Vai ai contenuti

Menu principale:

La preparazione della popolazione alla gestione delle emergenze ambientali

Archivio > Dicembre 2011 > WORKSHOP “C’E’ UN’EMERGENZA...IO COSA FACCIO?”

WORKSHOP "C’E’ UN’EMERGENZA...IO COSA FACCIO?"
LA PREPARAZIONE DELLA POPOLAZIONE ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE AMBIENTALI
Illustrazione di alcune esperienze
Rita Di Iorio
Segretario nazionale Centro Alfredo Rampi Onlus


Rita Di Iorio

Vorrei presentarvi alcune esperienze relative all’informazione alla popolazione sulla gestione delle emergenze che l’Associazione Centro Alfredo Rampi Onlus ha svolto in collaborazione con diversi Enti. Partendo da esperienze focalizzate su singole azioni si è arrivati a sviluppare un progetto pilota di informazione alla popolazione nella città di Albano Laziale e l’esperienza del Villaggio della Sicurezza allestito in occasione del trentennale della costituzione dell’Associazione.

La maggior parte delle esperienze sono state sviluppate cooperando con l’Ufficio di Protezione Civile del comune di Roma e in collaborazione, nei diversi progetti, con la Prefettura, l’Università di Tor Vergata, la Provincia di Roma, le Forze dell’Ordine e altri ancora.
Abbiamo effettuato la prima esperienza nel quartiere di Prima Porta (Roma) nel 2006. L’Ufficio di protezione civile del comune di Roma costituì una Commissione di studio per l’elaborazione di un piano speditivo, finalizzato a ridurre le condizioni di rischio dei soggetti esposti a rischio di allagamento.
Come psicologa dovevo occuparmi di stilare una brochure da distribuire ai cittadini per fornire loro notizie inerenti la natura del rischio, come fare prevenzione e come gestire l’emergenza dal punto di vista comportamentale ed emotivo. Come prima azione ho ritenuto opportuno, con l’aiuto del rappresentante del quartiere che mi ha fornito utili informazione sul territorio, stilare un questionario che egli stesso ha somministrato ai cittadini di Prima Porta.

Il questionario ha permesso di indagare su:

• il livello di conoscenza relativa alle problematiche connesse al rischio;
• il tipo di consapevolezza rispetto alla gravità dell’evento e ai suoi effetti;
• i bisogni e le paure della popolazione in relazione anche ad esperienze pregresse;
• la conoscenza e l’eventuale divergenza tra i comportamenti consigliati e quelli che gli individui tenderebbero ad assumere spontaneamente;
• la credibilità goduta dalle autorità e dagli Enti presso la comunità.

In un secondo tempo abbiamo stilato una brochure contenente le seguenti informazioni:

• come comportarsi, prima, durante e dopo l’evento;
• con quale mezzo ed in quale modo verranno diffuse informazioni ed allarmi;
• le figure coinvolte;
• la mappa dell’area con evidenziate le zone di attesa e la viabilità in caso di evacuazione;
• i numeri utili.

Nel 2007 è stato realizzata una campagna all’interno del piano per l’informazione della popolazione sul rischio industriale, sempre con l’Ufficio di protezione civile del comune di Roma. Anche in questo caso ho condotto uno studio sulla percezione del rischio della popolazione di Malagrotta e ho ideato con gli altri esperti della commissione un depliant informativo che è stato spedito a tutti gli abitanti del quartiere interessato.

Una singolare iniziativa è stata quella svolta nel all’interno del Piano speditivo di emergenza per il rischio di allagamento delle banchine di magra dovuto ad "onda di piena" del Tevere (da Ponte Cavour a Ponte Sublicio). In questo caso abbiamo prodotto dei manifesti posti sul Lungotevere dopo aver sensibilizzato anche gli standisti che in alcuni periodi dell’anno organizzano manifestazioni proprio sulle banchine.
Dopo queste iniziative si è sentito il bisogno di istituire il Forum della Sicurezza "Conosco Imparo Prevengo", che ha costituito per circa due anni uno spazio culturale permanente per la ricerca delle azioni più idonee per aumentare la cultura della prevenzione. Attraverso un dialogo continuo e una verifica da parte di rappresentanti delle istituzioni pubbliche, del privato sociale, del volontariato e degli esperti del settore è nata la progettazione del progetto pilota: Formazione dei cittadini, insegnanti e volontari sulla gestione psico-comportamentale del rischio terremoto nel comune di Albano Laziale.

 
La brochure informativa di "Prima Porta"


L’obiettivo generale del progetto è stato quello di rendere la comunità del Comune di Albano più preparata ad affrontare dal punto di vista psico-comportamentale l’emergenza terremoto.

Le azioni del progetto sono state:

INCONTRO SEMINARIO SUL PIANO DELL’INTERVENTO INFORMATIVO CON I RESPONSABILI DEI COMUNI DELL’AREA DEI CASTELLI ROMANI
• illustrazione di tutte le fasi del progetto
• l’individuazione delle migliori strategie di comunicazione
• i soggetti coinvolti
• gli obiettivi dell’intervento
• elaborazione dei contenuti dell’informazione

ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO
• individuazione dei soggetti della rete per la costruzione del comitato locale per la gestione del piano operativo;
• (delegati del sindaco, rappresentanti associazioni locali ambientaliste o di volontariato, responsabili della polizia municipale,comandanti dei vigili del fuoco, 118 locali, centri anziani, scuole, etc., responsabili di uffici o di aziende del territorio, funzionari delle asl ecc.).

REALIZZAZIONE DEL PIANO OPERATIVO DA PARTE DEL COMUNE COIVOLTO:
Primo anno
• elaborazione del pacchetto informativo;
• realizzazione di un depliant informativo distribuito a tutti i cittadini;
• utilizzazione del network della provincia di roma per la diffusione dell’informazione;
• diffusione del piano attraverso i mass-media.

Secondo anno
• incontri nelle scuole (seminari ed esercitazioni-diffusione depliant): gli incontri sono stati svolti dagli psicologi delle Emergenze Alfredo Rampi (PSIC-AR) i quali hanno proposto alcuni giochi che hanno permesso ai bambini/ragazzi di confrontarsi e conoscere le possibili reazioni emotive (ansia, paura, panico) che emergono in caso di emergenza. I ragazzi sono stati divisi in gruppi per svolgere dei giochi pratici; inoltre hanno svolto alcune attività formative e informative con i Vigili del Fuoco di Roma e con i volontari di Protezione Civile di Albano Laziale, i quali hanno mostrato i loro mezzi, le loro attrezzature e hanno illustrato le loro modalità d’intervento. Il percorso didattico, simulando situazioni di emergenza, ha consentito ai bambini di affrontare situazioni tipiche dell’attività lavorativa che vede coinvolte quotidianamente i Vigili del Fuoco e operatori di Protezione Civile. I ragazzi hanno affrontato prove ginnico-motorie e simulazioni di intervento in caso di terremoto.

MANIFESTAZIONE FINALE CITTADINA
Che ha coinvolto le scuole e tutti i cittadini del comune per una sensibilizzazione collettiva sul rischio terremoto.
Altra esperienza cui accenno sinteticamente è quella inerente la creazione di una comunicazione da utilizzare durante un’emergenza di carattere terroristico, in un ambiente semi-chiuso come può essere un aeroporto o una stazione ferroviaria. Si tratta del progetto europeo "Proximity Emergency Network for Common European Communication – PENfor- CEC", attivato su proposta della Commissione Europea in relazione al Programma "Prevention, preparedness and consequence management of Terro-rism and other security related risks", coordinato dalla Prefettura di Roma.
Lo scopo del progetto è stato quello di fornire alle strutture operative di emergenza un sistema di comunicazione di "prossimità" da utilizzare in caso di evento calamitoso o di attacco terroristico e con il quale fornire alla popolazione coinvolta nell’evento le informazioni necessarie per portarsi in luogo sicuro per sostenerla psicologicamente e indirizzarla.




La brochure distribuita ai cittadini sul Rischio chimico-industriale

Si sono proposte infrastrutture di comunicazione alternative a quelle usualmente disponibili (telefonia fissa o mobile) e si è promossa una strategia di comunicazione a livello europeo, orientata alla popolazione coinvolta in un evento calamitoso e basata principalmente sulla utilizzazione di messaggi non verbali (pittogrammi). Si è trattato di un progetto complesso che ha coinvolto esperti appartenenti a diversi Enti sia a livello nazionale che europeo.
Riporto a destra due esempi di pittogrammi ideati nel progetto.
L’ultima esperienza realizzata è quella del Villaggio della Sicurezza che abbiamo organizzato nel VI Municipio di Roma in occasione del trenntennale della costituzione del Centro Alfredo Rampi onlus, ampiamente riportato sulla nostra rivista www.Conoscoimparoprevengo. it, nel numero 14-agosto- 2011.
Le esperienze descritte dimostrano quanto si possa lavorare per formare i cittadini a saper gestire le emergenze tipiche del loro territorio e quanto i cittadini richiedano ormai a gran voce tale formazione.

 
Emergency – Help Others



Manifesto informativo sul rischio idrogeologico nell’area di Roma





 


 
 
Cerca
Torna ai contenuti | Torna al menu