La Terra si muove...io cosa faccio? - Conosco Imparo Prevengo

PSICOLOGIA DELLE EMERGENZE, PROTEZIONE CIVILE, SICUREZZA, TERRITORIO
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La Terra si muove...io cosa faccio?

Archivio > Dicembre 2008 > Psicologia delle emergenze

C.I.P. n. 6 - PSICOLOGIA DELLE EMERGENZE

LA TERRA SI MUOVE… IO COSA FACCIO?
PARTIRE DAI BAMBINI PER CERCARE DI RESPONSABILIZZARE L’INTERA POPOLAZIONE
di Maria Teresa Devito
(Psicologa del lavoro, esperta in psicologia dell’emergenza, segretario di PSICAR Centro Alfredo Rampi)

Il Centro Alfredo Rampi da anni lavora per accrescere la coscienza civile e creare una cultura della prevenzione e dell’autoprotezione del rischio ambientale. A tale scopo è stata sviluppata una metodologia didattica di educazione al rischio ambientale ed alla psicopedagogia dell’emergenza, rivolta ai bambini e ragazzi, dai 3 ai 18 anni, nonché agli adulti, al fine di attivare in loro la presa di coscienza dei rischi presenti nell’ambiente (attraverso il gioco, il lavoro in gruppo e la ricerca sul campo) e come gestirli.
Le azioni svolte sono state:
un incontro conoscitivo-organizzativo con i rappresentanti delle Istituzioni Scolastiche del Comune di Albano Laziale, e le frazioni di Cecchina e Pavona;
incontri organizzativi tra gli psicologi, i Vigili del fuoco, i volontari di Protezione civile di Albano Laziale
laboratori-gioco presso sette istituti scolastici.
Attraverso il laboratori-gioco gli psicologi dell’emergenze Alfredo Rampi, assieme ai Vigili del Fuoco di Roma, sezione di Nemi, ed ai volontari della Protezione Civile del Comune di Albano, hanno diffuso nelle scuole le nozioni necessarie per una buona gestione, dal punto di vista comportamentale ed emotivo, dell’emergenza.
Sono stati coinvolti 2000 ragazzi delle scuole elementari di Albano Laziale e le frazioni di Cecchina e Pavona.

Attraverso un percorso ludico i ragazzi:
hanno imparato a riconoscere la paura, che si genera in situazioni di rischio, come emozione positiva, e a gestirla attraverso esercizi di rilassamento;
a distinguere i vari ruoli delle forze che intervengono in  emergenza, hanno imparato a riconoscere  i colori delle divise;
imparare il funzionamento dei mezzi di soccorso osservandoli da vicino

Gli psicologi hanno messo i bambini nella condizione di vivere l’eccitazione che accompagna una situazione nuova, a rappresentarsi l’ansia che accompagna un’azione difficile da affrontare, a riconoscere quanto sia importante la paura quale meccanismo fondamentale alla sopravvivenza e come possa esse possibile imparare a gestirla. Attraverso un gioco si dimostra loro come molto spesso, in situazioni di pericolo, il corpo si prepara alla fuga, la mente va in tilt e le reazioni possono essere spesso errate. Dopo i diversi giochi e simulate si fa sperimentare ai bambini alcuni esercizi di training autogeno, esercizi che gli stessi bambini e gli insegnanti possono ripetere in classe da soli.
A fine percorso ogni ragazzo ha ricevuto il depliant illustrativo creato appositamente per il progetto con consigli pratici in caso di evento sismico. Siamo sicuri che dopo questi interventi i ragazzi saranno più attenti nella lettura del depliant, lo faranno in classe con gli insegnanti e torneranno a casa contenti di condividerlo con i propri genitori. Partita dai ragazzi l’informazione sulla gestione del terremoto arriverà alle famiglie.
Il lavoro svolto dal team di psicologi è stato supportato ed ampliato grazie alla presenza dei Vigili del Fuoco e dei Volontari della Protezione Civile.
Attraverso mezzi ed apparecchiature sofisticate hanno illustrato i vari interventi possibili ma soprattutto hanno condotto i ragazzi verso la consapevolezza che in caso di emergenza non rimarranno mai da soli e che ci saranno sempre tanti angeli a vegliare su di loro.  
I laboratori-gioco tenuti presso le scuole hanno rappresentato una duplice valenza formativa, non solo per i ragazzi e gli insegnanti coinvolti, ma anche, e soprattutto, per le figure dei volontari di Protezione Civile e Vigili del Fuoco che vi hanno partecipato. Figure che raramente sono a contatto con i ragazzi con esperienze educative.




gli psicologi dell’emergenza impegnati nei laboratori- gioco



IL PROGETTO "LA TERRA SI MUOVE…IO COSA FACCIO?" NELLE SCUOLE DI ALBANO
IL BILANCIO DEI VIGILI DEL FUOCO DI NEMI
Mario Scatola
(funzionario dei Vigili del Fuoco, Marino)

Alla fine del mese di ottobre 2008, a seguito dell’incarico affidatomi dall’ing. Guido Parisi, Comandante Provinciale dei vigili fuoco di Roma, sono stato contattato dai responsabili del centro Alfredo Rampi Onlus, per collaborare con loro e le altre istituzioni presenti sul territorio, all’attuazione del progetto pilota per l’informazione sul rischio sismico nell’area dei Castelli Romani, nel comune di Albano Laziale.
All’inizio le difficoltà per pianificare tale progetto sembravano notevoli, vista la serratezza delle date fissate per gli incontri negli istituti scolastici che erano state precedentemente programmate, e le difficoltà logistiche di organizzare l’evento con la partecipazione della squadra operativa del distaccamento vigili fuoco di Nemi, che è rimasta impegnata comunque sul territorio per garantire il soccorso tecnico urgente. Nella fase di preparazione ho avuto modo di apprezzare la competenza e la professionalità delle psicologhe del Centro Alfredo Rampi, la disponibilità della maggioranza dei Presidi delle scuole del comune di Albano Laziale, che si sono mostrati nella maggior parte dei casi subito entusiasti nel dare la loro disponibilità ed il contributo all’attuazione del progetto. Anche la cordialità della dott.ssa Mena Marcidula e la partecipazione dell’Assessore Pini sono state fondamentali alla riuscita delle manifestazioni, organizzate in ben sei scuole elementari ed un istituto superiore nel territorio comunale albanense.
Ma la cosa che mi ha più sorpreso è stata la grande risposta partecipativa dei ragazzi impegnati nelle scuole, vedere il loro entusiasmo giovanile quell’intensità emotiva nell’interazione al lavoro svolto dalle psicologhe, nell’illustrazione di quelle che sono le misure comportamentali di fronte ad episodi di panico che si verificano a seguito del terremoto. Quando poi a piccoli gruppi tutti i ragazzi degli istituti impegnati nell’ambito del progetto, passavano alla visita del camion dei vigili fuoco, era bello vedere il loro entusiasmo e la grande allegria, quello stupore stampato sui loro visi quando i "pompieri" illustravano il caricamento delle attrezzature d’intervento, il naspo per gettare l’acqua e le caratteristiche dell’automezzo.
Al termine di questi incontri, era stata organizzata, per il giorno 29 novembre, la manifestazione finale di POMPIEROPOLI, in piazza Pia ad Albano Laziale. Purtroppo le condizioni meteorologiche avverse non hanno consentito lo svolgimento della performance circense da parte dei pompieri impegnati nell’esibizione, visto che c’era stata una grande risposta da parte dei cittadini del Comune di Albano. Si è stimato che almeno 1.500/2.000 ragazzi con le loro famiglie erano accorsi in piazza per partecipare all’evento, stimolati anche dal conferimento di un diploma di partecipazione dato dai vigili fuoco. Comunque, bene per chi ha partecipato sino alla fine dell’evento: si è potuto consolare con dell’ottima porchetta e del buon vino dei Castelli Romani, rinfresco organizzato dal Comune di Albano Laziale.
Questo momento di partecipazione collettiva sarà riproposto in primavera, nella bella stagione, e con una risposta da parte della popolazione ancora più forte numericamente in presenza e calore.

www.vigilfuoconemi.it/eventi/novembre_2008_-_progetto_pilota_per_linformazione



I Vigili del Fuoco impegnati nella dimostrazione ai ragazzi


 
 
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