L’informazione della popolazione sul rischio terremoto - Conosco Imparo Prevengo

PSICOLOGIA DELLE EMERGENZE, PROTEZIONE CIVILE, SICUREZZA, TERRITORIO
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L’informazione della popolazione sul rischio terremoto

Archivio > Dicembre 2008 > Psicologia delle emergenze

C.I.P. n. 6 - PSICOLOGIA DELLE EMERGENZE
L’INFORMAZIONE DELLA POPOLAZIONE SUL RISCHIO TERREMOTO
Area Castelli Romani COMUNE DI ALBANO LAZIALE
di Rita Di Iorio* e Daniele Biondo**
*Responsabile progetto, psicologa dell’emergenza
**Psicologo, Psicoanalista SPI, Vicepresidente del Centro Alfredo Rampi Onlus


L'informazione della popolazione sui grandi rischi che possono minacciare il proprio ambiente di vita e di lavoro, oltre ad essere un diritto previsto dalle leggi vigenti, rappresenta, nel caso specifico del rischio sismico, un presupposto indispensabile per il buon funzionamento dei piani di emergenza. Il terremoto costituisce un rischio che si verifica in modo rapido ed imprevedibile, quindi, più di ogni altro rischio richiede la necessità di prevedere, oltre che interventi diretti delle forze istituzionali, immediate misure di autoprotezione da parte della popolazione. Rendere attiva e consapevole la popolazione  rappresenta un presupposto indispensabile per rendere attuabili i piani di emergenza organizzati dalle Istituzioni locali.
Diverse esperienze hanno  dimostrato che un piano di gestione delle emergenze non  funziona se non applicato su una comunità preventivamente preparata e formata all’autoprotezione  e alla conoscenza precisa del piano stesso.
Da ottobre 2008 a dicembre 2009, è stato realizzato, grazie ad un lavoro di stretta collaborazione fra i tecnici dell'Associazione Centro Alfredo Rampi, della città di Albano, dell'ufficio di protezione civile della provincia di Roma, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia un azione di informazione della popolazione di Albano sul rischio terremoto. E’ stata preziosa per lo svolgimento del progetto la collaborazione degli psicologi dell'emergenza Alfredo Rampi, dei volontari di protezione civile del comune di Albano, dei vigili del fuoco di Nemi e del Comando  dei vigili del fuoco di Roma.
L’obiettivo generale del progetto è stato quello di rendere la comunità del Comune di Albano più preparata a gestire, dal punto di vista psico-comportamentale, l’emergenza terremoto. Gli  obiettivi principali da raggiungere sono stati:
• assicurare un sistema di comunicazione conforme al buon funzionamento del piano d'emergenza;
• assicurare l’omogeneità delle informazioni che circolano all’interno ed all'esterno dell’organizzazione del piano d'emergenza;
• curare la diffusione della comunicazione ed assicurare un flusso continuo di informazioni verso gli operatori e verso la popolazione;
• valutare l'eventuale impatto negativo dell’informazione sugli operatori e sulla popolazione;
• assicurare in fase di emergenza l'attivazione di comportamenti conformi a quanto previsto nel piano da parte degli operatori e delle popolazioni interessate ( durante l’emergenza, durante il ripristino della normalità).
Per raggiungere tale obiettivo abbiamo svolto:   
• Una informazione diretta rivolta alla popolazione  (informazione attiva) svolta attraverso:
    la sensibilizzare e la collaborazione di opinion leader del territorio (tecnici comunali, insegnanti, i responsabili della comunicazione di massa, la polizia municipale, i volontari);
    la consegna di materiale informativo alle famiglie e ai ragazzi nelle scuole.
• Una informazione indiretta adottando i normali mezzi di stampa (informazione generalizzata)

Azioni svolte
INCONTRO SEMINARIO sul piano dell’intervento informativo con  i responsabili dei comuni dell’area dei castelli romani e degli enti organizzativi coinvolti nel progetto, i cittadini del comune, svoltosi il 14 marzo 2008 presso la sala nobile del comune di Albano.


ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO

• Individuati i soggetti di riferimento nel territorio e' stato costituito il COMITATO LOCALE per la gestione del piano operativo.
(Delegati del Sindaco, Rappresentanti Associazioni Locali di Volontariato, Responsabile della Polizia Municipale, Dirigente dei Vigili del Fuoco di Nemi, Referente del 118 Locale, Referente del Centro Anziani, Dirigenti Scolastici)

REALIZZAZIONE DEL PIANO OPERATIVO:

• Organizzazione di Incontri Pubblici
• Diffusione del piano attraverso alcuni mass-media
• Realizzazione e diffusione di un DEPLIANT INFORMATIVO sul rischio terremoto e come gestirlo nel comune di Albano.



ESERCITAZIONI PRESSO TUTTE LE SCUOLE ELEMENTARI DEL TERRITORIO E MANIFESTAZIONE FINALE CITTADINA

Sono state svolte ESERCITAZIONI PRESSO I SETTE ISTITUTI SCOLASTICI del territorio, coinvolgendo tutti i bambini delle scuole elementari.


VERIFICA

• si sta lavorando sul Report finale dell’intervento
• sono stati raccolti i disegni che i ragazzi hanno prodotto con i loro insegnanti in classe dopo le esercitazioni a scuola, i  risultati dell’analisi di disegni saranno riportati  nel prossimo numero della rivista.


CONCLUSIONI

Tutto il progetto è stato accolto con grande partecipazione dalla popolazione di Albano.
Preziosa per la riuscita della campagna informativa è stata la risposta positiva e la collaborazione degli opinion leader, dei cittadini coinvolti, degli insegnanti e dei ragazzi.
Con le attività previste dal progetto pilota non si son potuti raggiungere tutti i ragazzi delle scuole sul territorio e tutta la popolazione, che speriamo di poter raggiungere in una seconda fase.
Diverse  ricerche, alcune svolte dagli psicologi dell’associazione Centro Alfredo  Rampi, hanno dimostrato quanto i cittadini di fronte ad iniziative serie volte ad aumentare la propria vulnerabilità di fronte  alle emergenze del territorio  di residenza, risponde sempre con gratitudine e collaborazione. I cittadini vogliono essere informati sul rischio presente nel proprio territorio, come comportarsi  prima durante e dopo un'emergenza.
L’alibi che informare i cittadini su tali temi li faccia spaventare e rifiutare tali iniziative è stato ampiamente smitizzato.  I cittadini sanno che per una buona pianificazione e gestione delle emergenze in un territorio è necessario che ogni cittadino debba sapere cosa fare e dove andare, è necessario che ogni cittadino sappia svolgere il proprio ruolo ed assumere la propria responsabilità. Inoltre, la Protezione Civile non può gestire le emergenze senza un lavoro di rete precedentemente strutturato e collaudato fra tutte le componenti che operano per la sicurezza dei cittadini. Ed in particolar modo quanto una partecipazione attiva e consapevole della comunità faccia la differenza per una "ottimale "  gestione dell'emergenza.






 
 
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