Editoriale - Conosco Imparo Prevengo

PSICOLOGIA DELLE EMERGENZE, PROTEZIONE CIVILE, SICUREZZA, TERRITORIO
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Editoriale

Archivio > Aprile 2007

C.I.P.  UNO STRUMENTO PER COMUNICARE
di Rita Di Iorio

Nel giugno del 2006, in occasione del venticinquennale della costituzione del Centro Alfredo Rampi , abbiamo dato vita ad una rivista con l'obiettivo di dare voce a tutte le esperienze, le ricerche, le riflessioni di coloro che operano  nel campo della prevenzione e della formazione alla protezione civile e  alla sicurezza. A questi operatori vogliamo offrire il contributo di una giovane disciplina, la psicologia dell’emergenza, che affronta in maniera rinnovata e soprattutto rigorosa, tematiche antiche come quelle del   rapporto fra l'uomo e l'ambiente, le tecniche di educazione ai rischi ambientali, la preparazione della popolazione alla gestione emotiva delle emergenze ambientali, lo sviluppo delle tecniche autoprotettive individuali e di protezione collettiva.
La rivista è rivolta  a coloro che operano nel campo della prevenzione e della formazione, insegnanti, psicologi, geologi, dirigenti della protezione civile, operatori del soccorso, addetti alla sicurezza negli ambienti di lavoro. Abbiamo anche l’ambizioso obiettivo di coinvolgere  tutti i cittadini che vogliano informarsi sui rischi presenti nel loro ambiente di vita e sulle migliori strategie per difendersi da essi. Cittadini attivi che sentono personalmente la responsabilità della sicurezza e non delegano il problema ai tecnici e agli esperti.
Da venticinque anni  ci occupiamo di queste tematiche: abbiamo costruito nel tempo una metodologia di intervento psicopedagocico nel campo dell’educazione alla sicurezza e alla protezione civile, abbiamo  svolto attività di prevenzione, educazione ai rischi ambientali, abbiamo pubblicato manuali, dispense , abbiamo lavorato in rete con gli Enti del settore.
A fronte di tanto impegno ci siamo resi conto che mancava uno strumento che ci permettesse di dialogare stabilmente con coloro che come noi hanno fatto tanto o hanno intenzione di fare in questi settori.
Quando abbiamo cominciato ad operare in questo settore l'aspetto psicologico non era considerato fondamentale per la prepazione della popolazione all'emergenza. I soccorsi stessi non erano ancora ben organizzati. Eppure il Centro Alfredo Rampi aveva cominciato a testimoniare negli  incontri di formazione con i ragazzi, gli insegnanti e i cittadini, che l'aspetto che più incideva sulla soprovvivenza in caso di emergenza era proprio quello psicologico. Esso comprendeva la conoscenza dei rischi, la conoscenza dei corretti comportamenti da attuare in caso di emergenza , la percezione soggettiva del rischio, la modalità di gestione dell’evento critico .
Da molto tempo, dunque, pensavamo di creare un punto di riferimento che raccogliesse il lavoro di rete realizzato da diversi enti ed associazioni nel campo della cultura della prevenzione e della preparazione della popolazione alle micro e macro emergenze.
Un prezioso lavoro di rete, sia nel campo della prevenzione che del soccorso, che in un quarto di secolo ha coinvolto: il Centro Alfredo Rampi, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il dipartimento di Sociolinguistica dell’Università di Roma, il Corpo dei Vigili del Fuoco , la Polizia Municipale , il Corpo Forestale, l’Istituto Superiore di Sanità, la Regione Lazio, la Provincia ed il Comune di Roma, la Prefettura di Roma, le Associazioni di psicologi dell'emergenza, le Associazioni di protezione civile e ambientali.
Non vogliamo solo dare, vogliamo ricevere tanto dai lettori che desiderano far conoscere attraverso la rivista le loro iniziative, scoperte, ricerche, che desiderano esprimere esigenze di conoscenza.
La nascita della rivista  è resa possibile dalla preziosa collaborazione con il Centro Alfredo Rampi  dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e del Servizio Protezione e Prevenzione dell’Università di Tor Vergata, che forniranno alla rivista una rigorosa prospettiva culturale , professionale  e scientifica.
Con il titolo CIP (Conosco Imparo Prevengo) , vogliamo sottolinerare l’importanza del sapere come principio base per la sopravvivenza, come strumento primario di autoprotezione. Un sapere che deve essere coltivato prima che l'emergenza si realizzi attraverso un’approfondita e continua opera di prevenzione. Lavorare per prevenire gli incidenti e le calamità, per permettere agli individui di imparare a gestire emotivamente  le emergenze, costituisce l’obiettivo prioritario della redazione.
Tale obiettivo sarà perseguito attraverso precisi strumenti di ricerca, prevenzione, formazione.
Per rendere snella la rivista, per facilitarne la lettura e la diffusione, gli articoli proposti saranno brevi. Si potranno, invece, trovare degli "approfondimenti” sulle principali tematiche affrontate sul sito della rivista stessa e sul sito dell’Associazione.
Invito chiunque voglia far parte di questo  gruppo di lavoro ad iscriversi gratuitamente alla rivista e inviare al sito www. Conoscoimparoprevengo.it consigli, critiche e contributi .
Il primo numero lo abbiamo dedicato:
- all’incidente accaduto sulla Metro A di Roma il 17 ottobre 2006, riportando i commenti di coloro che hanno partecipato ai soccorsi, indagando sulla percezione dell’efficacia della comunicazione all’interno della metro da parte degli utenti, riflettendo sulla gestione psicologica delle vittime;
- alla sicurezza nel lavoro , all'evacuazione scolastica,
- alla scuola descrivendo un'attivitàinerente l'educazione dei ragazzi per muoversi in sicurezza nel loro quartiere;
-al volontariato psicosociale.
I primi articoli costituiscono un punto di partenza. L'informazione e la comunicazione alla cittadinanza, l’educazione psicoemotiva dei ragazzi, la sicurezza negli ambienti di lavoro saranno temi costanti, anche se ogni volta applicati a situazioni diverse e con approfondimenti teorici aggiornati.

 
 
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