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Promuovere la resilienza nei bambini

Archivio > Dicembre 2011 > Formazione e scuola

C.I.P. n. 15 - FORMAZIONE E SCUOLA

PROMUOVERE LA RESILIENZA NEI BAMBINI
Il contributo del Centro Rampi al Corso "Tutore di resilienza per bambini e ragazzi"
Michele Grano
Psicologo dell’educazione e dell’età evolutiva, socio Psic-AR



"La resilienza è l’arte di navigare sui torrenti. Un trauma sconvolge il soggetto trascinandolo in una direzione che non avrebbe seguito. Ma una volta risucchiato dai gorghi del torrente che lo portano verso una cascata, il soggetto resiliente deve ricorrere alle risorse interne impresse nella sua memoria, deve lottare contro le rapide che lo sballottano incessantemente. A un certo punto, potrà trovare una mano tesa che gli offrirà una risorsa esterna, una relazione affettiva, un’istituzione sociale o culturale che gli permetteranno di salvarsi. La metafora sull’arte di navigare i torrenti mette in evidenza come l’acquisizione di risorse interne abbia offerto al soggetto resiliente fiducia e allegria. Tale inclinazione, acquisita in tenera età, gli ha conferito un attaccamento sicuro e comportamenti seduttivi che gli permettono di individuare ogni mano tesa. Ma se osserviamo gli esseri umani nel loro "divenire", constateremo che chi è stato privato di tali acquisizioni precoci potrà metterle in atto successivamente, pur con maggiore lentezza, a condizione che l’ambiente, consapevole di come si costruisce un temperamento, disponga attorno al soggetto ferito qualche tutore di resilienza". (Boris Cyrulnik)

L’Aquila, 29 ottobre 2011. In questa giornata ho affiancato la dott.ssa Rita Di Iorio nella lezione "Prevenzione e protezione dei bambini prima e durante le emergenze quali fattore chiave per la resilienza" all’interno del Corso di formazione per "Tutore di resilienza per bambini e ragazzi".

Nel nostro intervento abbiamo illustrato i modelli scientifici ed esperienziali del Centro Alfredo Rampi e dell’Associazione Psicologi delle Emergenze Alfredo Rampi nel campo della prevenzione delle emergenze per bambini e ragazzi (interventi nelle scuole, nei campi scuola e nei centri di aggregazione) e in quello della protezione e soccorso (lavoro con bambini traumatizzati) al fine di potenziare le loro risorse di coping e le loro capacità di resilienza.

Il Corso è stato promosso da Save The Children Italia in collaborazione con diversi enti e associazioni (Associazione Focolare Maria Regina, CRRA Asl dell’Aquila, Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi dell’Aquila). Il percorso formativo, patrocinato dal Comune di L’Aquila e dal Centro Servizi per il Volontariato di L’Aquila, è stato pensato per formare alle tecniche di resilienza gli operatori del terzo settore, nell’ambito del progetto "Bussola Famiglia".

Il Corso, a nostro avviso davvero opportuno nel territorio colpito dal sisma del 2009 e perciò bisognoso di gesti di fiducia e rinascita, ha rappresentato un’ottima occasione per confrontarci con diversi operatori psicosociali che lavorano in particolare in tali territori.

È possibile restituire ad una comunità la capacità di costruire positivamente la propria vita nonostante le situazioni difficili e dolorose, soprattutto se la promozione di tali processi parte dai più piccoli – che rappresentano concretamente e simbolicamente le parti più fragili e indifese, ma al contempo più creative e aperte alla speranza.
Alla luce di ciò, condividiamo in pieno la frase di Boris Cyrulnik riportata all’inizio dell’articolo, che è stata scelta dagli organizzatori come faro concettuale dell’intero progetto; condividiamo allo stesso modo le motivazioni che hanno portato all’ideazione del Corso: "La protezione dei bambini e l’aiuto alle famiglie prima e dopo il verificarsi di catastrofi naturali ha assunto negli ultimi anni un forte rilievo […]. Le esperienze registrate in Italia in materia di prevenzione e protezione dei bambini nelle emergenze dimostrano la necessità di migliorare la capacità di intervento degli operatori e dei volontari attraverso la formazione specialistica sulle tecniche, gli strumenti, i modelli operativi dei diversi ambiti per ridurre i danni prodotti dalle calamità naturali sui bambini, sulle famiglie, sulle comunità" (dal sito www.ibambini.it)




 
 
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