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Io e la Protezione Civile

Archivio > Dicembre 2010 > Formazione e scuola

C.I.P. n. 12 - FORMAZIONE E SCUOLA

IO E LA PROTEZIONE CIVILE
INTERVENTI DI IN-FORMAZIONE CON I BAMBINI
Maria Teresa Devito

Vice presidente PSIC-AR e Membro del Direttivo Centro Alfredo Rampi Onlus


L’Associazione di Volontariato PSICAR (Psicologi dell’emergenze Alfredo Rampi) grazie alla collaborazione con il Direttore del X Dipartimento Dott. Tommaso Profeta, e il responsabile per la sezione "didattica nelle scuole", Prof. Roberto Palamaro, ha condotto un ‘indagine valutativa sull’apprendimento dei bambini e dei genitori in merito alle nozioni di Protezione Civile apprese durante una serie di incontri svolti nella Scuola Elementare A. Fanelli – F. Marini, Ostia.
L’indagine è stata condotta da un gruppo di psicologi in formazione nella "psicologia dell’emergenze ambientali e civili (Dott.ssa Maria Biondo, Dott.ssa Adele Canino, Dott.ssa Roberta Palombelli, Dott.ssa Alessia Rosa) supervisionati dalla Dott.ssa Maria Teresa Devito e Dott.ssa Gabriella Mosca, entrambe psicologhe senior dell’Associazione PSIC-AR.
Il lavoro si è sempre svolto in stretta collaborazione con lo Staff dell’Ufficio di Protezione Civile – Sezione didattica nelle scuole.

IPOTESI DI LAVORO:

  • verificare eventuali miglioramenti nella conoscenza dei bambini sulla Protezione Civile, i comportamenti corretti da adottare in caso di pericolo, dopo le lezioni tenute delle varie associazioni, attraverso la somministrazione di due questionari uno pre e uno post, intervento didattico;

  • verificare inoltre l’acquisizione delle conoscenze trasmesse e  se tali conoscenze  arrivano anche ai genitori tramite i bambini.


Campione: bambini frequentanti la quinta elementare della scuola A. Fanelli – F. Marini di Ostia e i rispettivi genitori.
Il campione "alunni" a cui è stato somministrato il questionario (pre-test) è composto da 81 bambini, di età media pari a 9,8 anni. Il 51,8% di loro è di sesso maschile, il 48,2% femminile.
Il campione "genitori" a cui è stato somministrato il questionario (pre-test) è composto da 75 individui, età media pari a 42,5 anni. Il 50,7% del campione preso in esame è di genere maschile, il restante 49,3% di genere femminile.
Il campione preso in esame per la somministrazione del questionario (post-test) è composta da 79 bambini, di età media pari a 10,2 anni, il 54.4% di sesso maschile, il 45,6% femminile. Il campione dei genitori è risultato essere composto da 53 unità, di età media pari a 42,03 anni. Il 32,1% del campione è risultato essere di genere maschile il  67,9% di genere femminile.

Costruzione del questionario: per la costruzione del questionario si è provveduto all’osservazione diretta delle lezioni delle varie associazioni di Protezione civile che hanno preso parte al progetto. Durante i mesi dicembre e gennaio si è assistito alle lezione delle segueni associazioni:

Ufficio – Protezione Civile / Rischio
K9 (balneazione/alluvioni)
Nuova Acropoli (Antincendio)
ANC Litorale (Sanitario)
ZEUS (Cinofila)

Raccolti gli argomenti trattati dalle varie associazioni si è passati alla costruzione "ad hoc" del questionario da somministrare ai bambini delle quattro quinte elementari e ai rispettivi genitori.

Metodologia: Il questionario comprende 44 domande per entrambi i campioni di ricerca.
Il questionario è stato strutturato su risposte sono a scelta multipla, in cui su 3 opzioni solo una è quella corretta. Per rispettare la privacy è stato utilizzato un codice (quindi senza nome e cognome) allo scopo di poter, in seguito, fare un confronto tra il questionario pre-test e quello post-test.

Somministrazione questionario pre-test:  (Febbraio) La somministrazione del questionario è avvenuta in una sola giornata ed i bambini hanno compilato il questionario in classe. Per il campione "genitori" i questionari sono stati distribuiti ai rispettivi figli. E’ stata data loro una settimana di tempo per la compilazione e restituzione del questionario.

Somministrazione questionario post-test: (Maggio) Come per la somministrazione del pre-test anche questa volta i bambini hanno compilato il questionario in classe e hanno consegnato ai rispettivi genitori il questionario da compilare e riportare in classe dopo circa una settimana.

Come si può notare dalla tabella n.2 il numero dei questionari del campione "genitori" ha subito una riduzione tra pre-test e post-test.

Risultati
Pre-test
Dalla codifica dei questionari compilati dai bambini e dai rispettivi genitori nel mese di febbraio sono emerse numerose ed interessanti indicazioni.
Dal numero delle risposte sbagliate ad alcune domande poste si può dedurre che:

  • I bambini che hanno preso parte al progetto risultano avere già una discreta conoscenza dei comportamenti da adottare nelle varie situazioni di pericolo.

  • I genitori hanno anche loro una discreta conoscenza dei comportamenti da adottare in caso di pericolo.


Confrontando i due questionari (bambini e genitori) è emerso che le più alte percentuali di risposte errate riguardano le stesse domande:
"Si può muovere una persona che è svenuta dopo aver sbattuto la testa?" il 50% dei bambini e il 66% dei genitori risponde in maniera errata.
"Adottando comportamenti che posso aiutare a mantenere pulito l’ambiente (non gettare lattine e carte a terra, pulire periodicamente strade e tombini) si può evitare che si verifichi un’alluvione?" il 30% dei genitori e il 65% dei bambini rispondono in maniera errata.
 "Durante le operazioni di spegnimento di un incendio in un bosco, è utile accendere un altro fuoco?" il 69% dei bambini e il 68% dei genitori rispondono in maniera errata.

Complessivamente i bambini hanno qualche difficoltà per quanto riguarda i comportamenti da adottare quando qualcuno (amico/familiare o persona sconosciuta) si sente male, difficoltà facilmente comprensibile e da ritenersi adeguata all’età.

Ad esempio: alla domanda "Qual è la prima cosa da fare quando un amico o una persona si sente male?" circa il 14% dei bambini rispondono "chiamare i genitori".

È per questo motivo che fin da piccoli è importante sapere che il comportamento corretto da adottare in queste situazione è chiamare immediatamente il 118.
Non tutti conosco i numeri d’emergenza (112, 113, 118, 115, 1515), non tutti sanno che tali numeri possono essere chiamati anche da cellulari ed anche in assenza di campo e credito.
A molte delle domande a carattere sanitario, i bambini hanno risposto in maniera errata.

Infatti alla domanda "E’ possibile chiamare i numeri d’emergenza con il cellulare quando non c’è campo o non si hanno soldi" il 63% dei bambini hanno risposto in maniera errata.

Proseguendo con la codifica dei questionari è emerso che nonostante i bambini abitano tutti in una zona ad alto rischio di alluvione, alcuni di loro non sanno quali sono i comportamenti corretti da adottare nel caso si verifichi una calamità di questo tipo.

Alla domanda "Durante le alluvioni quali indumenti è consigliabile usare?" il 23% dei bambini è il 42% dei genitori hanno risposto in maniera errata.

Hanno le idee un po’ confuse anche su cosa è la Protezione Civile e cosa fanno i volontari di Protezione Civile.
Per quanto riguarda i genitori, il 63% ha risposto in maniera errata alla domanda "Sai che cosa è la safety bag?".

Post-test
Dalla codifica dei questionari somministrati nel mese di maggio ai bambini frequentanti le quattro quinte elementari è emerso che c’è un considerevole miglioramento nelle conoscenze sulla Protezione Civile e sui comportamenti corretti da adottare in situazioni di pericolo.
Dal confronto dei due questionari (pre-test e post-test) si evince che alle domande risultate in precedenza più ostiche, quelle con una più alta percentuale di risposte sbagliate, i bambini rispondono in maniera più corretta.
Le risposte errate, che nel pre-test erano del 17,5%, nel post-test diminuiscono, arrivando al 10%.
Solo in due circostanze si nota un peggioramento.

Domanda: "Si può muovere una persona che è svenuta dopo aver sbattuto la testa?" dal 50% si passa al 60% di risposte errate.
Domanda: "Durante un’alluvione quali indumenti è consigliabile usare?" dal 23% si passa al 24%.

Per quanto riguarda invece i genitori complessivamente non emerge nessun miglioramento.
Prendendo in considerazione la percentuale di risposte sbagliate date al pre-test, pari al 12,2%, e quelle date al post-test, pari al 12,6%, si nota un, seppur lieve, peggioramento.
Il peggioramento maggiore si ha per due domande.
Domanda: "Si può muovere una persona che è svenuta dopo aver sbattuto la testa?" la percentuale di risposte sbagliate passa dal 66% al 85%.
Domanda: "Perché è utile osservare la bandiera quando stai in spiaggia?" la percentuale di risposte sbagliate passa dal 36% al 38%.

Conclusioni:
Dalla codifica dei questionari somministrati ai bambini si deduce che:

  • i bambini presi in esame hanno una discreta conoscenza della Protezione civile e dei comportamenti corretti da tenere in situazioni di pericolo;

  • nei bambini sono presenti delle lacune per quanto riguarda le chiamate d’emergenza e i comportamenti da adottare quando qualcuno si sente male;

  • il miglioramento, dopo le lezioni tenute dalle varie associazioni di Protezione Civile, è netto. I bambini apprendono maggiormente, soprattutto se la lezione tenuta, grazie all’ausilio di attrezzature e  animali da supporto, è stimolante, pratica più che teorica.  


Dalla codifica dei questionari somministrati ai genitori si deduce che:

  • è presente una cultura della Protezione Civile, una conoscenza dei comportamenti corretti da adottare in situazioni di pericolo, fatta eccezione per alcuni argomenti di carattere sanitario;

  • purtroppo le lezioni tenute ai propri figli in classe dalle varie associazioni di Protezione Civile non hanno nessun effetto sui genitori. Il messaggio di una cultura del rischio, della prevenzione, non viene recepito. Probabilmente questo a causa dell’utilizzo di un metodo indiretto o la mancanza di una metodologia adeguata di comunicazione a distanza non permette di raggiungere l’obiettivo prefissato.


 "…Gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre costretti a spiegar loro le cose…"
Antoine de Saint Exupéry





 
 
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