Emergenze: l’indifferibile assistenza psicologica rivolta anche al soccorritore - Conosco Imparo Prevengo

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Emergenze: l’indifferibile assistenza psicologica rivolta anche al soccorritore

Archivio > Agosto 2007 > Recensioni

C.I.P. n. 2 - RECENSIONI

Emergenze: l'indifferibile assistenza psicologica rivolta anche al soccorritore.
Un interessante convegno per sollecitare e stimolare l'incontro tra le istituzioni del soccorso su una tematica tanto importante quanto attuale.
Serena Cugini
(vice presidente associazione "Psicologi per i Popoli - Regione Lazio")

Il 19 maggio si è svolto a Roma il convegno  "L'assistenza psicologica agli operatori del soccorso: pratiche a confronto", organizzato dalla Associazione "Psicologi per i Popoli - Regione Lazio", in collaborazione con il Comando Polizia Stradale di Roma.
L’attenzione al soccorritore, oltre che alla vittima di eventi più o meno eccezionali, si è andata progressivamente consolidando nel tempo e gli interessanti e diversificati interventi che si sono susseguiti nella giornata, hanno evidenziato l'interesse e la progettualità delle istituzioni del soccorso, a tematiche oramai riconosciute e non più sottovalutabili.
Negli ultimi anni, molti importanti spazi si sono sviluppati, oltre le tecniche: solo 10 anni fa sarebbe stato impensabile poter realizzare un incontro del genere.
Hanno portato la loro voce, ed un importante contributo allo scambio di esperienze ed opinioni, responsabili e dirigenti delle principali istituzioni del soccorso (Polizia Stradale, Polizia di Stato, Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana, Centro Alfredo Rampi, Ares 118) rappresentati rispettivamente: dal dott. R. Campisi; dott. L.Lucchetti; dott. G. Marino, dott.ssa Rita Di Iorio; dott.ssa B.Vitale; dott. P. Fortezza; dott.ssa E.V. Pacifici; dott.ssa A. Ceracchi.
Inoltre sono intervenuti il Presidente della Federazione "Psicologi per i Popoli", dott. L. Ranzato, la vice presidente nazionale dott.ssa M.T Fenoglio ed i colleghi dell’Associazione Psicologi per i Popoli, il dott. R. Incontrera (Regione Friuli Venezia Giulia) ed il dott. L. Pezzullo (Regione Veneto).
Ha coordinato i lavori il dott. G. Vaudo, presidente di "Psicologi per i Popoli- Regione Lazio".
Il dott. L. Ranzato, si è soffermato sulla necessità di dover, a volte, spostare il focus dalle vittime ai soccorritori ed ha inoltre posto l'accento sul ruolo insostituibile, e non surrogabile, della figura dello psicologo per l’elaborazione dello stress in situazioni di emergenza.



L'obiettivo del convegno è stato, infatti, quello di evidenziare l’opportunità e positività del supporto psicologico offerto ai soccorritori: un intervento di professionisti teso al potenziamento delle capacità operative e psicofisiche di altri professionisti, attraverso la condivisione e l’elaborazione di quei vissuti che, in alcune persone e in alcune situazioni particolari, hanno bisogno di essere affrontate ed elaborate, non ignorate o banalizzate.
A questo proposito è stata ribadita con forza l'importanza di una preparazione specifica e professionale dello psicologo delle emergenze, da acquisire sia in ambito universitario che in quello operativo-esperienziale, perchè sia egli in grado di affrontare la molteplicità delle emergenze, tanto diversificate nei contesti, nelle regole, nei linguaggi e nelle culture di base.

In conclusione, quindi, un incontro positivo, caratterizzato da un respiro nazionale ed aperto a nuove prospettive di collaborazione nel quale si è potuto interloquire con rappresentanti qualificati delle istituzioni del soccorso che hanno dimostrato di esseri sensibili ed aperti, sfidando noi psicologi della emergenza a proposte concrete, collaborazioni e linguaggi adeguati ai loro bisogni ed alla loro specificità.

L'augurio per quanti si adoperano nel campo del soccorso con professionalità e tenacia è quindi quello di saper superare definitivamente le residue diffidenze reciproche, per una collaborazione sempre più costruttiva e tesa al conseguimento dell'obiettivo comune di saper essere d'aiuto agli altri, senza dover mai trascurare se stessi.



 
 
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