Editoriale - Conosco Imparo Prevengo

PSICOLOGIA DELLE EMERGENZE, PROTEZIONE CIVILE, SICUREZZA, TERRITORIO
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Editoriale

Archivio > Aprile 2012

EDITORIALE
Rita Di Iorio

Gentili lettori
abbiamo voluto dedicare parte di questo numero alla tematica del rischio stradale. Un rischio che inevitabilmente coinvolge ogni cittadino, sia esso guidatore o pedone.
L'enorme rischio stradale che ci circonda, da sempre, richiede strategie particolari e immediate da parte sia delle Istituzioni sia da parte dei cittadini stessi, affinché possa essere aumentata la protezione personale di ciascuno.
Sono state istituite diverse Consulte negli anni, per esempio la Consulta Nazionale della Sicurezza Stradale, la Consulta Provinciale di Roma e di altre provincie sempre inerenti la sicurezza stradale. Tuttavia i risultati del lavoro svolto da tali Consulte inerenti un aumento della cultura della sicurezza stradale dei cittadini  sono stati finora, a mio parere, poco incisivi.
Anche il Centro Alfredo Rampi onlus è inserito nella Consulta Nazionale e in quella della Provincia di Roma e tanto si è battuto per far avviare attività di prevenzione per la diminuzione dei comportamenti a rischio dei fruitori della strada. Quello che abbiamo potuto verificare è stato il poco rilievo riservato da parte dei coordinatori della Consulta alle attività di prevenzione proposte dalle associazioni che da anni lavorano in questo campo per far aumentare l'autoprotezione dei cittadini (in particolar modo per la salvaguardia dei bambini e degli adolescenti in strada), mentre il massimo rilievo viene concesso alla costruzione di opere architettoniche che, seppur fondamentali, incidono meno sul comportamento dei cittadini, tanto è vero che l’obiettivo posto calla Consulta Nazionale di abbassare il livello di rischio entro il 2010 non è stato raggiunto.
Del resto nel nostro Paese il lavoro di prevenzione è sempre ritenuto poco produttivo politicamente e per questo poco sostenuto. Oppure si preferisce far finta di fare prevenzione utilizzando attività spot, catastrofistiche o nozionistiche, che poco incidono – quando incidono – sul comportamento degli utenti.
Il Centro Alfredo Rampi comunque continua il suo lavoro certosino in tale ambito e con gli strumenti di cui dispone nelle scuole, con i formatori di scuola guida e gli insegnanti di ogni ordine e grado, attraverso la creazione di kit e percorsi didattici. Inoltre come socio fondatore di FISICO (Fondazione Italiana per la Sicurezza della Circolazione Onlus)
cerca di seguire anche gli iter legali e burocratici legati a tali tematiche.
In questo numero abbiamo inserito alcuni spunti di riflessione sull’entità del rischio stradale, gli aspetti psicologici che aumentano la vulnerabilità al rischio stradale e due documenti di lavoro che nel 2001 abbiamo consegnato al comitato di lavoro della Consulta Nazione della sicurezza stradale. Scritti nel 2001, ma attuali ancora oggi.
Nel prossimo numero affronteremo gli aspetti psicopedagogici legati a queste tematiche, quali il soccorso in emergenza stradale e l'intervento post incidente.
In questo numero, inoltre, riportiamo un resoconto dell’esercitazione "Vulcano 12", unica nel suo genere, poiché ha coinvolto anche la cittadinanza. Per approfondimenti sull'importanza e la necessità del coinvolgimento della popolazione per una buona preparazione alla gestione delle emergenze rimando al numero di Cip precedente.
Infine nelle news ci è sembrato fare cosa gradita ai lettori, e a tutti membri della nostra Associazione, riportando il grande riconoscimento che il Prefetto Gabrielli ha voluto fare alla Signora Rampi, nostro Presidente, per il contributo offerto alla nascita del Ministero della Protezione Civile, avendo espresso il vuoto organizzativo relativo alla gestione di alcune emergenze straordinarie al Presidente Pertini, al suo contributo per l'organizzazione del Volontariato all'interno del Ministero con l'Onorevole Zamberletti e altri autorevoli rappresentanti, alla fondazione della prima associazione di protezione civile che da circa 31 anni opera nel settore.
Ci fa piacere anche la presentazione da parte del geologo collaboratore di CIP dell’apertura del Museo Geologico e delle frane a Civita di Bagnoregio nel quale ha collaborato per l’allestimento di alcune sezioni.
Vi inoltro sempre l’invito a farci pervenire esperienze, ricerche e altri contributi relativi alle tematiche inserite nella rivista.

Buona lettura


 
 
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