“Occhio alla strada 2014” - Conosco Imparo Prevengo

PSICOLOGIA DELLE EMERGENZE, PROTEZIONE CIVILE, SICUREZZA, TERRITORIO
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“Occhio alla strada 2014”

Archivio > Agosto2014 > Formazione e scuola

C.I.P. n. 23 - FORMAZIONE E SCUOLA
“OCCHIO ALLA STRADA 2014”

LABORATORI LUDICO-DIDATTICI DI EDUCAZIONE CIVICA E STRADALE
di Michele Grano*, Maria Teresa Devito** e Francesca Bennati***                     

* Psicologo e consigliere del Centro Alfredo Rampi* * Psicologa e consigliere del Centro Alfredo Rampi
* * Psicologa e collaboratrice del Centro Alfredo Rampi


Anche nel 2014, in seguito al successo riscontrato nell’edizione dello scorso anno, il Centro Alfredo Rampi ha realizzato i laboratori "LA STRADA CON GLI OCCHI DEL BAMBINO", all’interno dell’ampio progetto "La strada un luogo di incontro e di svago", promosso dalla Polizia Locale del Comune di Frascati e dalla Regione Lazio.
Il progetto, realizzato attraverso l’uso delle metodologia sulla "Psicopedagogia del rischio ambientale", ha avuto l’obiettivo di rendere i bambini e i ragazzi più attenti ai temi della prevenzione e della sicurezza (in particolare, in ambito urbano e stradale), a partire dalle loro esperienze concrete. Tali proposte sono state realizzate in un clima educativo ampio e articolato, che coinvolge i valori della solidarietà, della tutela della vita, della cura ambientale, della coscienza civica, del rispetto dei bisogni affettivi, motori ed intellettivi dell’essere umano.
Il progetto ha interessato sia gli istituti di scuola primaria che la scuola dell’infanzia del comune di Frascati, coinvolgendo, in totale, circa 400 bambini.


Figura 1 – Un momento dell’esercitazione in classe

SCUOLA PRIMARIA

Le classi coinvolte hanno partecipato a laboratori strutturati su quattro incontri.
Nella prima giornata c’è stata una fase preliminare dedicata alla conoscenza reciproca e alla presentazione del laboratorio, attraverso modalità ludiche e interattive. I ragazzi erano curiosi di capire come mai gli psicologi si occupino di educazione stradale. E’ stato loro risposto che gli psicologi sono interessati al benessere delle persone a 360°, per cui – anche grazie alla sensibilità specifica del nostro Centro – ci dedichiamo alla sicurezza dei ragazzi in ogni ambiente di vita, della loro tutela, della loro salute fisica ed emotiva, della loro felicità.
Nella seconda giornata, la maggior parte del lavoro è stato incentrato su un gioco divertente e istruttivo, "Indaghiamo su un incidente", nel quale i ragazzi hanno ripensato a un episodio capitato nella loro vita nel quale sono stati protagonisti di un piccolo incidente o infortunio, per arrivare a individuare le cause che l’hanno provocato. L’obiettivo è stato quello di far aumentare la consapevolezza dei comportamenti, dei pensieri e delle emozioni, che possono condurre a un incidente, contrastando atteggiamenti fatalistici e/o deresponsabilizzanti. Educazione stradale significa non solo equipaggiare i ragazzi di strumenti per decifrare la segnaletica stradale e muoversi in sicurezza, ma anche sviluppare una mentalità della prevenzione, un atteggiamento profondo nei confronti del rischio, consapevole delle motivazioni che possono spingere a correre pericoli inutili.
La terza giornata è stata utile per fissare nella mente degli alunni i concetti relativi alla condotta in strada e alla protezione dai rischi, proponendo alcune simulazioni ludiche di attraversamento stradale. L’attività è stata arricchita dalla presenza degli agenti della Polizia Locale di Frascati, che hanno spiegato ai ragazzi il loro ruolo nelle prove. I ragazzi hanno interagito attivamente con i vigili, ponendo loro numerose domande. In questo modo si è favorito un rapporto sano con le forze dell’ordine, che ha fatto percepire loro gli agenti come amici dei pedoni, degli automobilisti e dei cittadini in genere, a servizio di tutti per una vita urbana più civile e sicura.


Figura 2 – Un attraversamento pedonale dei bambini


Figura 3 – Un secondo attraversamento pedonale in presenza di un vigile urbano

La quarta e ultima giornata è stata focalizzata sulla segnaletica stradale, spesso incomprensibile per i più piccoli. Dopo aver illustrato gli elementi base per la codificazione e decodificazione dei segnali, i bimbi e gli psicologi si sono divertiti a creare cartelli – reali o inventati, verosimili o improbabili – per allenarsi a riconoscere le diverse forme e colori, entrando gradualmente nel particolare linguaggio della strada.

SCUOLA DELL’INFANZIA (età 5 anni)
Anche le classi della scuola dell’infanzia hanno partecipato a quattro giornate di laboratorio svolte in maniera più essenziale e basate ancor più sul movimento e sul coinvolgimento sensoriale, oltre che sulla creazione di un contesto fiabesco.
Nel corso del primo incontro siamo entrati progressivamente in relazione con i piccoli, attraverso la proposta di attività divertenti e giochi di conoscenza. Per coinvolgerli in un mondo che ancora non vivono a pieno in autonomia, quello della strada, abbiamo raccontato loro una storia interattiva, nella quale i bambini sono stati invitati a inserirsi, non solo come semplici uditori o spettatori, ma come personaggi centrali e determinanti nell’aiutare il protagonista a superare prove e ostacoli.
Il racconto della storia – incentrata sul Principe Pedoncino che deve liberare il suo paese dalle insidie del mostro Trafficone, per far tornare il sorriso alla Regina dei Colori e a tutti gli abitanti – ha permesso di creare un ambiente piacevole e familiare, nel quale proporre le attività ludico-didattiche di educazione stradale proprie del nostro modello.
Attività che hanno previsto giochi di attenzione, movimento e stimolazione sensoriale; uno di questi è il "gioco del semaforo", grazie al quale i bambini si abituano a riconoscere il linguaggio della strada attraverso l’uso di forme e colori.

Il secondo incontro ha visto una ripetizione dei movimenti e dei concetti appresi nel corso della prima giornata, proprio per favorire ulteriormente l’acquisizione delle competenze psicomotorie apprese. Si è lasciato spazio alle riflessioni e alle domande dei bambini, capaci sempre di stupirci e stimolarci a trovare risposte sempre nuove e originali. Di pari passo al racconto della storia, sono state aggiunte nuove prove ed esperienze psicomotorie via via più articolate ed elaborate.

Nella terza giornata, invece, abbiamo proposto ai bambini un’uscita da scuola accompagnati dalle insegnanti e dagli agenti di Polizia Locale, per far vivere loro un piccolo giro nel quartiere con un’esperienza di attraversamento per mano sulle strisce pedonali. Per quanto breve, l’esperienza è piaciuta molto ai bambini, che hanno potuto sperimentare con occhi nuovi il loro essere "pedoncini", che fin da piccoli sanno rendersi conto della strada, dei suoi rischi e dei suoi aiutanti.
Rientrati in classe, ai piccoli è stato chiesto di realizzare un disegno di un bambino sotto la pioggia. Tale attività, mutuata dalla psicodiagnostica, permette di saggiare la relazione che i bambini hanno con l’ambiente e il loro rapporto con minacce e rischi (interni/esterni), specie dopo aver vissuto attività che stimolano i loro pensieri, le loro emozioni e i loro comportamenti sui pericoli del territorio.



Figura 4 – Disegno del bambino sotto la pioggia 1


Figura 5 – Disegno del bambino sotto la pioggia 2


Figura 6 – Un "artista" all’opera

Nell’ultima giornata sono state attuate alcune prove finali, legate a giochi psicomotori sempre più articolati, che hanno consentito ai ragazzi di arrivare al castello della Regina dei Colori. Dopo aver liberato la Regina, gli stessi hanno potuto festeggiare per aver sconfitto insieme il Mostro Trafficone.

SOMMINISTRAZIONE QUESTIONARIO

Il progetto ha previsto, per questa edizione, la creazione e somministrazione di un questionario dedicato ai genitori dei bambini coinvolti nei laboratori.
Il questionario "Occhio alla strada", composto da 10 items, ha cercato di raccogliere le opinioni dei genitori riguardanti sia le conoscenze del codice stradale sia la percezione soggettiva nel rispettarle.
Tale questionario è stato elaborato con l’obiettivo di essere uno strumento per entrare in relazione/comunicazione con i genitori, e permettere loro di esprimere le loro considerazioni e farli partecipi del percorso psicoeducativo seguito contemporaneamente dai loro figli.
I dati emersi dal questionario verranno illustrati in modo approfondito e dettagliato nel prossimo numero della rivista.


LA MANIFESTAZIONE FINALE
Il 21 giugno 2014 il Centro Alfredo Rampi ha organizzato una manifestazione finale a Frascati, presso Villa Torlonia, che ha coinvolto circa 100 bambini delle scuole primarie e dell’infanzia, accompagnati dai loro genitori e insegnanti. Una vera e propria festa costruita intorno ai ragazzi: i più grandi si sono divertiti esercitandosi in bicicletta, su pattini, monopattini, skateboard o a piedi, lungo il percorso stradale ludico-didattico realizzato nel parco; mentre i più piccoli hanno potuto cimentarsi con il gioco-percorso "Stradalandia", appositamente costruito per loro sulla traccia della storia del Principe Pedoncino.


Figura 7 – La Comandante Barbara Luciani con i bambini


Figura 8 – I ciclisti pronti alla partenza


Figura 9 – Un momento della manifestazione finale


Figura 10 – I disegni realizzati dai bambini esposti durante la manifestazione finale

La mattinata si è conclusa con la consegna di attestati e gadget da parte delle autorità, tra cui il Sindaco di Frascati, Alessandro Spalletta, la nostra Presidentessa onoraria Franca Rampi, la vice-presidente del Centro Rita Di Iorio e la responsabile del progetto Maria Teresa Devito.
Il clima festoso ha sancito ancora una volta l’ottima collaborazione tra il Centro Alfredo Rampi e la Polizia Locale di Frascati, come sottolineato dal Comandante Barbara Luciani nel suo discorso di saluto.


Foto 11 – Il Presidente Onorario del Centro Alfredo Rampi Onlus, Franca Rampi, con il sindaco di Frascati Alessandro Spalletta


Foto 12 – Un’altra immagine della signora Rampi, affiancata dal Comandante della Polizia Locale Barbara Luciani



 
 
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