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Inaugurato il Museo Geologico e delle Frane di Civita di Bagnoregio

Archivio > Aprile 2012 > News

C.I.P. n. 16 - NEWS

INAUGURATO IL "MUSEO GEOLOGICO E DELLE FRANE" DI CIVITA DI BAGNOREGIO.
Giovanni Maria Di Buduo
Geologo

Lo scorso lunedì 23 aprile è stato inaugurato il "Museo Geologico e delle Frane" di Civita di Bagnoregio, intitolato a Gianfranco Imperatori, fondatore e Segretario Generale dell’Associazione Civita per molti anni.
All’inaugurazione hanno presenziato l’On. Gianni Letta, Presidente Onorario dell’Associazione Civita, numerose autorità locali, tra cui il Presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi, il Vescovo Monsignor Lino Fumagalli, il Prefetto di Viterbo Antonella Scolamiero, il Procuratore Capo Alberto Pazienti, il presidente della Provincia Marcello Meroi, e diversi sindaci e assessori provinciali.
Gli invitati sono stati accolti dal Sindaco di Bagnoregio Francesco Bigiotti che ha affermato: "Il nostro intento, anche grazie al patto di intesa con l’Università Iuav di Venezia [Istituto Universitario di Architettura di Venezia], è quello di attivare lo studio e la ricerca scientifica, al fine di poter contribuire, attraverso le giuste competenze, alla valorizzazione del patrimonio culturale, geologico, ambientale e architettonico di Civita di Bagnoregio".


Fig. 1 – Da sinistra: il Presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi, il Prefetto di Viterbo Antonella Scolamiero, la signora Imperatori, l’On. Gianni Letta, il Vescovo Monsignor Lino Fumagalli.


Fig. 2 – Il taglio del nastro. Da sinistra: il Sindaco di Bagnoregio Francesco Bigiotti, la signora Imperatori, l’On. Gianni Letta.




Fig. 3 – La sala fossili e rocce.

Il "Museo Geologico e delle Frane" racconta la storia evolutiva geologica, illustra i fenomeni geomorfologici in atto ed espone i progetti dedicati allo studio dell’insediamento di Civita e gli interventi di stabilizzazione della rupe e dei versanti. In realtà l’intero territorio della "Valle dei Calanchi" è un museo a cielo aperto, dove si riconosce quella unione perennemente instabile tra bellezze architettoniche, artistiche e forze della natura.
"Civita è una città che vive – ha affermato nel corso dell'intervento l'onorevole Letta -  un vero e proprio pellegrinaggio dello spirito. Oggi è il terzo anniversario dalla scomparsa del professore Imperatori e, al contempo, il 25° anniversario della nascita dell'Associazione Civita. Una coincidenza che è un atto dovuto e, indubbiamente, voluto. Una bellezza di un luogo così straordinario e unico; una nuova tappa del Museo per la valorizzazione e la promozione dei beni".
"Civita di Bagnoregio aveva bisogno di qualcosa di diverso e, grazie al contributo e all'apporto del professore – ha proseguito Letta -  è cominciata l'era dell'economia della conoscenza; un nuovo modello di sviluppo. Nacque qui questa intuizione. Imperatori era convinto che la visione deve precedere, strategicamente, qualsiasi programma: nella vita, come nell'azienda".
"Il museo delle frane testimonia – ha concluso Letta – come la natura, con la sua forza, riesce a modellare un paese e la sua architettura artistica: spettacolo per gli occhi e per lo spirito. Una realtà che non deve solo studiare il passato, ma anche l'avvenire. L'uomo, con la sua intelligenza e capacità, deve cercare di armonizzare ciò che la natura impone. Oggi il mio auspicio è quello che Civita di Bagnoregio divenga, in un momento così difficile, la metafora dell'Italia intera: bisogna bloccare le frane, arginarle e creare una realtà nuova".


Fig. 4 – La sala monitoraggio del territorio.


Fig. 5 – La sala della storia di Civita di Bagnoregio, con il plastico del paese.

"Civita di Bagnoregio – ha sostenuto nel corso del suo intervento il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi - è certamente uno dei borghi più belli della Tuscia, e non credo di esagerare definendo l’antica cittadina uno spettacolo unico al mondo. E’ un onore essere qui oggi insieme ai rappresentanti delle istituzioni, delle amministrazioni e delle associazioni che hanno fatto sistema per tutelare e valorizzare questo patrimonio di bellezza inestimabile. Il museo intitolato al professor Imperatori è un’opera di qualità, che senza dubbio contribuirà ai risultati della ricerca scientifica, e per questo voglio ringraziare tutti coloro che, in rappresentanza del pubblico e del privato, sono qui oggi a dare il proprio contributo a questa iniziativa. Grazie e buon lavoro a tutti da parte del territorio della Tuscia".
Il Museo aprirà al pubblico nel mese di giugno.






 
 
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